martedì 31 maggio 2016

il panino del traslocatore

il panino del traslocatore




Ho affrontato il trasloco, carica di energia che credevo non si consumasse fino a quando ho aperto gli sportelli dei due mobili che occupavano i 50 metri quadrati dell'appartamento che stavo lasciando.


Ipotizzavo di risolvere tutto nell'arco di mezza giornata, che ci voleva a trasferire due cosette, sarebbero bastati due viaggi con la macchina e invece mi sono spaventata alla vista degli scatoloni che continuavano ad aumentare, uno dopo l'altro ingombravano il pavimento e ostruivano ogni punto d'accesso. Lo sconforto misto al senso di soffocamento stava per sopraffarmi, inutile in quel momento concentrarmi su proponimenti che mi avevano tanto entusiasmato.
Ho perso il controllo e ho cominciato a inscatolare senza criterio: scarpe, borse e coltelli sigillati con doppio giro di nastro adesivo; fino all'ultima scatola non mi sono concessa pause! Poi è stato il momento di caricare l'auto, non una volta, ben 7 viaggi con il portellone del cofano sollevato tanto era stipata.

Tutto questo sarebbe avvenuto, secondo i miei calcoli, nel periodo del week end invece ci siamo consumati 5 giorni di ferie solo per impachettare e trasportare. La fine di quest'incubo sarebbe arrivata, mancavano i mobili e gli operai per sostituire gli infissi. Non ricordo di aver mangiato né bevuto un sorso d'acqua in quei giorni, l'ultimo gesto prima di tornare alla normalità è stato preparare i panini per noi e per gli operai, mettendo insieme quello che avevo trasferito dal frigorifero alla borsa termica.

Non ci crederete ma una cosa mi è riuscita molto bene: questo panino ha avuto un gran successo :D  Sarà stata la fame o perchè era festa e tutti i negozi erano chiusi?


Prepariamo gli ingredienti che ci occorrono per la baguette:
250gr di farina zero, 175gr di acqua, 2gr lievito di birra fresco, 1 cucchiaino scarso di zucchero, 1/2 cucchiaino di sale

Per farcire il nostro panino ci serve: 1/2 cetriolo, 1 carota, 2 ravanelli, 1 cipollotto
1/2 cucchiaino di zucchero di canna, 3 cucchiai di condimento Bianco Bio Demeter Acetaia Guerzoni  e la  crema con aceto Balsamico di Modena Bio Demeter IGP  Acetaia Guerzoni,  2 uova, 10 nocciole, 1 cucchiaio di formaggio di capra spalmabile, sale e pepe
foglie di lattuga, 1 cucchiaio di olio extra vergine d'oliva

Dentro una grande insalatiera sciogliamo nell'acqua fredda il lievito e lo zucchero mescolando delicatamente, versiamo tutta la farina e impastiamo; quando l'impasto è ancora appiccicoso, aggiungiamo il sale e impastiamo per ottenere una massa omogenea, liscia e compatta. Prima di mettere a lievitare stendiamo l'impasto a forma di rettangolo e lo ripieghiamo in tre poi lo arrotoliamo, con le mani diamo forma rotonda e riponiamo nel contenitore coperto con un panno umido, mettiamo a lievitare dentro il forno spento per due ore.
Trascorse le prime due ore riprendiamo l'impasto, lo stendiamo delicatamente con la punta delle dita e formiamo il rettangolo ripetendo il passaggio precedente, a distanza di due ripetiamo il procedimento e lasciamo lievitare per quattro ore.

Versiamo l'impasto sul ripiano, lo dividiamo in due e appiattiamo un pezzo per volta con il palmo della mano, facendo attenzione a non sgonfiarlo. Piaghiamo il lembo di pasta verso l'interno premendo con le dita per farlo aderire e cominciamo ad arrotolare per formare un cilindro. Ottenuti i due filoncini li posiamo sui canovacci dove avremo versato un poco di farina, copriamo e lasciamo lievitare per 30 minuti dentro il forno spento.
Preriscaldiamo il forno a 230 °C con un piccolo tegame pieno d'acqua che ci aiuterà a creare il vapore. Foderiamo la teglia con carta da forno e facciamo scivolare le baguette, versiamo un pochino di farina passandola al setaccio e con un coltello incidiamo l'impasto: tre tagli diagonali.
Inforniamo e dopo 10 minuti riduciamo la temperatura del forno a 220°C, lasciamo cuocere per circa 20 minuti, sforniamo e trasferiamo il pane
a raffreddare sulla griglia.

Mescoliamo le uova con un pizzico di sale e uno di pepe, ungiamo d'olio una piccola padella antiaderente e mettiamo sul fuoco a scaldare poi versiamo le uova per fare una frittata, copriamo con il coperchio e cuociamo a fuoco lento.

Nel bicchiere del minipimer versiamo una manciata di nocciole sgusciate e tostate insieme al formaggio e frulliamo per ottenere la crema.

Affettiamo: carota e cetriolo già pelati, cipollotto, ravanelli e ricopriamo il tutto con la marinata di zucchero, olio, pepe e condimento bianco ben mescolati, lasciamo insaporire per 30 minuti. Trascorso il tempo, scoliamo dalla marinatura e farciamo la baguette.

Spalmiamo la crema di nocciole su tutta la mollica e mettiamo tutti gli ingredienti a cominciare dalle verdure marinate, ne metteremo la metà  insieme alla lattuga insaporendole con alcune gocce di crema all'aceto balsamico, poi la frittata e altri starti delle verdure rimaste condite con la crema all'aceto balsamico. Premiamo bene il panino e avvolgiamolo stretto con carta da forno. 

Grazie per aver cucinato insieme a me. 

 Partecipo al contest 2016 Il panino svuotafrigo


http://www.guerzoni.com/



lunedì 9 maggio 2016

crocchè al Blu Mugello e fiore al Tartufino

Crocchè di verdure e farcia al Blu Mugello
- secondo -

I crocchè, come il caffè e la pizza, sono un vanto della cucina Napoletana! :)
Il fritto è un'arte che si apprende da bambini e non puoi sbagliare oppure  nun si nisciun si friv accusì :D :D :D
Dalla tradizione Angioina ci tramandiamo questi panzerotti che compongono il tradizionale cuoppo di fritto napoletano, consumato per strada, da soli o in compagnia il crocchè mette allegria.
Fin da piccola assistevo alla preparazione dei crocchè, la domenica si cominciava presto a far bollire le patate e una volta tiepide le mani esperte di mia madre impastavano aggiungendo il sale e un poco di olio d'oliva, questi sono gli ingredienti e niente più. Io imitavo i suoi gesti, in ginocchio sopra la sedia,  u mantsin allacciato in vita come fossi una braciola, le maniche del vestito arrotolate sopra i gomiti p nu m'nzavà; con quel poco di impasto che lei mi dava facevo tante palline. In queste occasioni zia Evelina affiancava mia mamma e i loro movimenti non si intralciavano, lavoravano spedite in armonia e si raccontavano i fatti della vita a volte anche quelli altrui :D :D
Arrivato il momento di friggere, venivo allontanata e per non farmi dispiacere mia madre mi rassicurava che i miei crocchè li avrebbe fritti in ultimo.
Sentivo l'odore e lo sfregolio della frittura, tipico dei giorni di festa, l'appetito saliva e cominciavo a cambiare umore: mi intristivo a sentire lo stomaco vuoto, mi consolavo con un pezzetto di pane in attesa che arrivassero gli ospiti. A tavola mi facevo vanto che i crocchè piccolini erano i miei, mostravo a tutti le manine dicendo chist l'aggia fatt je!
Dopo tanti anni mamma mi ha rivelato che, siccome si sfasciavano prima ancora di immergerli nell'olio, lei rifaceva i crocchè uguali uguali ai miei. Adesso però sono davvero fatti da me e la mia mamma ne va fiera :D

Il menù che ho realizzato per il contest comprende due piatti: un antipasto e un secondo.

martedì 22 marzo 2016

cialde per il thè allo zenzero

Sono riuscita a rubare del tempo a tutti gli altri impegni e mi sono concessa una pausa per il thè. Ancora non ci credo, mi sembra un secolo dall'ultima volta che ho avuto cinque minuti tutti per me.
Seduta comodamente a fantasticare sulla nuova casa davanti alla tazza fumante, forse passeranno altri mesi prima che mi capiti un'altra occasione come questa, meglio godermela tutta questa pausa, prima che mi assalga l'ansia del trasloco :)

lunedì 21 marzo 2016

le zeppole di san giuseppe fritte

Non mi è stato possibile resistere alla zeppola fritta, avevo risposto con determinazione che non saremmo venuti meno alla dieta invece ...
In cuor mio speravo che l'insistenza della richiesta a prepararle non si limitasse a qualche tentativo, che avevo scoraggiato ma solo per convincermi che non avrei ceduto.
La zeppola, quella fritta, non può mancare per S.Giuseppe, sarebbe come il Natale senza panettone e nella mia famiglia la vivrebbero come offesa personale. Perchè la vera zeppola, quella della mia famiglia, è solo quella fritta, che ha cotto in forno e poi nell'olio.
Da buona Campana e ottima golosa mi sono rimboccata le maniche, che poi non ci vuole nulla a fare le zeppole e a casa c'è sempre l'occorrente :)